Mentre l'Italia ripiomba nel Medioevo, a Fuerteventura è tempo di Rinascimento
A pochi giorni dal voto del Senato che ha di fatto bloccato l'iter parlamentare del ddl Zan, in un momento storico in cui l'Italia sembra ripiombata nel Medioevo, mi pare ancora più all'avanguardia la collezione RENACIMIENTO frutto della sinergia fra Walter Miranda Dang, il compagno Amelio Hamlet e Linda Sayed.
Quando il Covid si è abbattuto come la peste sulla nostra bella penisola, il timore dell'altro ha raggiunto un livello estremo. La paura ha alimentato sentimenti bassi, ha creato fratture, disumanizzazione e mancanza di empatia. Fortunatamente ciò che per alcuni si è rivelato un problema insormontabile per altri è stato un'occasione di crescita.
Walter Miranda Dang, infatti, dopo un personale momento di difficoltà dovuto alla decisione di dover abbandonare il marchio WALTER DANG che lui stesso aveva fondato, ha sfruttato questa occasione per trovare una nuova dimensione, in cui rivalutare gli affetti e la loro effimeratezza (ndr. la morte dell'amata cugina Yolanda da cui la maison trae il nome, probabilmente fu una concausa di questa scelta). Immergersi nella natura, in questo caso nella parte più selvaggia e desertica dell'isola di Fuerteventura, è stato un modo per ritrovare se stesso, la propria ispirazione ed un legame più autentico con la propria produzione artistica.
Produzione che più che una necessità espressiva si era ridotta ad un dovere, quando i tempi erano dettati dalle dinamiche aziendali piuttosto che dalla esuberanza creativa del noto sarto e stilista.
Ecco quindi nascere il suo nuovo marchio: MAISON YOLE e le nuove proposte moda. Non a caso la nuova collezione presentata dalla maison si intitola "Renacimiento 22/23". Essa trae infatti ispirazione dal medesimo periodo storico che si è succeduto al Medioevo e che proprio in contrapposizione a quest'ultimo segna l’inizio di una feconda e ricchissima produzione artistica, letteraria e culturale.
Prendendo spunto dal concetto rinascimentale, viene creato un equilibrio pressoché perfetto, mai raggiunto in passato, quando a prevalere era la parte trascendentale. L’individuo che veste Maison Yolè, vive slegato dalle imposizioni ed è quindi libero di pensare e creare se stesso al di là delle influenze. Ecco quindi scaturire un'eleganza funzionale che esalta la personalità di chi la indossa.
L'uomo diventa quindi artefice del proprio destino con una spiccata curiosità per la natura, un ritorno alle origini che ispira il presente. Libero dai bisogni fondamentali, può permettersi una costante ricerca del bello.
Che sia questo il vero lusso?
Per i direttori creativi della Maison Yolé, Walter, Hamlet e Linda il Rinascimento è visto come periodo storico di transizione, una epoca di sintesi tra il vecchio e il nuovo.
Pur affondando le sue radici nel passato con i suoi tratti più significativi, appare proteso verso il futuro, in un contesto dove la rinascita si libera del superfluo.
Fra i colori che caratterizzano la nuova Collezione 2022/2023 ci sono in primis il nero ed il color oro.
Il nero, vero e proprio simbolo della maison, parla di forza, potere e si ispira alle pietre laviche presenti a Correlajo viene abbinato all''oro, che rappresenta i raggi del sole e la sua energia vitale inesauribile.
Poi tinte come il bianco, il verde e il marrone convivono trasformando il giorno e la sera in un continuo vernissage.
Codici contraddittori di leggerezza e volume ridefiniscono la riscoperta del corpo, rigore informale e composizioni geometriche esaltano la fisicità senza stereotiparla.
La moda Maison Yolé racconta l’essere umano in un continuo divenire ed in una linguistica matura, creativa, compiuta e consapevole.
Maison Yolè, avanti tutta...
almeno voi!
"L'uguaglianza è l'anima della libertà; non c'è, di fatto, nessuna libertà senza di essa." (Frances Wright)
Per qualsiasi informazione, consiglio o approfondimento, puoi contattami su Facebook, Instagram o Whatsapp Se sei un giovane stilista emergente e hai un prodotto nuovo da lanciare, scrivimi in redazione alla mail fashion@targatocn.it (photo courtesy of Maison Yolè)
Comments